terça-feira, 12 de abril de 2011

O dia em que a terra tremeu

O dia em que a terra tremeu


Testimonianza del Pastore Wilson Leale che si trova in Giappone

apr12

2011 Lascia un commento Pubblicato da Lucas

Vi presentiamo un racconto in prima persona di un nostro amico missionario che si trova in Giappone.



Il giorno in cui la terra si è mossa

Luca 21:11 “E ci saranno in vari luoghi grandi terremoti, fame e pestilenza; ci saranno pure cose spaventose e grandi segni dal celo”.

Erano le 14:45, pomeriggio dell’11 di marzo, eravamo fuori casa, io e mia moglie stavamo andando ad un negozio di prodotti scount nella nostra città, quando ad un tratto, in un incrocio ci siamo fermati, la guardo e dico: – “Ma vedi come si muove la macchina”? Lei nel momento ha pensato che io stavo frenando, facendo muovere la macchina, ma dopo abbiamo guardato i palli della luce, e pure loro si muovevano! Immediatamente mi sono diretto al parcheggio del negozio dove stavamo andando e una volta arrivati, per due lunghi minuto – che in verità sembravano dieci – siamo rimasti li paralizzati vedendo la terra tremare.

Sembrava che eravamo in una barca che si agitava da una parte e l’altra, sembrava che la terra si era fatta gelatina sotto i nostri piedi, sono stati momenti di molta “insicurezza”.

In quel momento sono arrivato ad una conclusione : “se la nostra fiducia non è basata in Dio, non abbiamo nessuna sicurezza”. Dio ci ha protetti in quel momento, senza dubbi.

Bene, dopo quel siamo ritornati a casa e di seguito un altro tremore, siamo usciti fuori casa e ci siamo uniti ai nostri vicini giapponesi, mia moglie si rivolge a loro e gli dice in giapponese: - “Kami sama okuteru”, che vuol dire: “Dio è arrabbiato”, e loro hanno risposto: – “Ronto ni”, cioè, “si, è vero”, siamo rimasti per molto tempo insieme a loro mentre la terra tremava. Dopo un può, uno dei vicini ha gridato: – “C’è un tsunami”, siamo corsi dentro casa per vedere nella TV ciò che accadeva, accendendola abbiamo assistito uno delle scene più drammatiche, mai vista e vissuta in 16 anni in Giappone; abbiamo visto case completamente spostate e distrutte, vie, viale, macchine, persone, dolore, morte, distruzione, tristezza nel volto dei giapponesi.

Noi sappiamo che tutto ciò, ancora non è la fine, ma si un altro segno che in verità Dio è arrabbiato, come ha detto mia moglie a quel gruppo di persone. Stiamo vedendo in tutto il mondo, catastrofi di livello apocalittico, alluvioni, violenza, guerre, crudeltà, oppressione, terremoti, tsunami e altri episodi, ma, sarebbero questi i segnali? Io credo di si, la fine è vicina, il giorno del Signore pure e Lui sta mandando i segnali, gli avvisi, in tutta la terra.

Matteo 24:6,7 “Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi…” Dio continua a dare l’opportunità di ravvedimento, però molti continuano a fuggire. Tra i brasiliani come me che vivono in Giappone, ci sono tanti “sviati della fede” e tra questi, tanti stanno fuggendo e ritornano in Brasile per paura.

Disperazione è ciò che ho visto nelle facce delle persone, famiglie lasciando alle spalle tutto quanto hanno ottenuto in tanti anni di lavoro, per paura della radiazione proveniente dai reattori che sono stati sfasciati dalla catastrofe, con paura di altri terremoti e tsunami.

La parola di Dio dice: …”dove andrò lontano dal tuo Spirito o dove fuggirò dalla tua faccia?”

Non c’è dove fuggire, la fine arriverà ed è eminente, dobbiamo affrontare la realtà, rendere conto a Dio, mettere la nostra vita davanti al suo altare e confidare in Lui che tutto può.

Dunque, pochi giorni sono passati dopo quello che è successo e ancora oggi stiamo vivendo momenti mai visti in una nazione di “primo mondo” come è il Giappone, una delle più grandi economie del mondo che ora per forza deve razionalizzare energia elettrica, benzina, cibo e tanto altro, code immense nei benzinai, nei supermercati, scenari che creano nella nostra mente figure apocalittiche, dove persone disperate, cercano cibo, acqua e lottano per sopravvivere. Quello che siamo sicuri è che Gesù sta ritornando per prendere la sua chiesa, la sua sposa, ma prima sta mandando segni evidenti, stiamo attenti e rispondiamo positivamente, non mettiamoci a correre da una parte e l’altra cercando un posto dove nasconderci, perché non risolverà nulla.



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Missionario e Pastore Wilson Leal

Giappone 22-03-2011

Assembly of God in Japan

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